martedì 28 novembre 2017

Botta&Risposta: Di fate e Folklore con Elena Triolo

INTERVISTA A ELENA TRIOLO

Buon martedì amici di Everpop! La giornata di oggi parte in compagnia di Elena Triolo e del suo "Il re delle fate".



IL RE DELLE FATE di Andrea Meucci e Elena Triolo

                                                                                                                  
EDITORE: Edizioni BD | GENERE: Fiaba
PAGINE: 120pp | TITOLO ORIGINALE: Il re delle fate
USCITA:  nov 2017 | PREZZO: € 14,00 | EBOOK:
                                                                                                                  

TRAMA

Un giorno nel bosco Obi, accompagnato da Rita, abbatte per sbaglio con il suo elicottero telecomandato, quello che all'inizio gli sembrava essere un insetto strano. Ma, invece, la creatura volante è il re delle fate, e per le leggi della magia ora tocca ad Obi succedergli al trono.


BOTTA&RISPOSTA
                                                                       


EVERPOP

Partiamo con una domanda forse scontata: Com’è nato “Il re delle fate”?

ELENA

Be’ è stata una volontà della casa editrice (Edizioni BD) che mi aveva contattata con l’intenzione di fare una raccolta di vignette. Io però in passato avevo già realizzato cose del genere, per cui lanciai all’istane una controproposta, chiedendo se fosse possibile realizzare invece un romanzo a fumetti, un graphic novel che raccontasse una storia vera e propria. Alla loro risposta favorevole ho subito contattato Andrea, lo sceneggiatore del fumetto, con il quale avevo già collaborato in passato, al quale stavolta ho dato carta bianca sull’intera storia.


EVERPOP

Un’intera storia di fate e esseri incantati quella di Andrea, che a mio apparare come una vera e propria fiaba a fumetti. Come mai la scelta di orientarsi su questo genere?

ELENA

Non essendo presente Andrea posso dirti che penso sia stata una scelta dettata dal suo grande amore nei confronti della montagna pistoiese, della location e del folkrore. Lui è laureato in storia ed è letteralmente innamorato da tutti questi racconti che hanno a che fare con re, regine, lotte e colpi di stato. Credo che sì, sia stata proprio una scelta dettata “dall’amore”.


EVERPOP

Per la caratterizzazione dei personaggi, in particolare riguardo ai personaggi umani, vi siete ispirati a qualcuno o c’è qualcosa di voi in essi?

ELENA

Per Rita ho preso un po’ spunto da me e un po’ dalla componente dei Gorillaz, mentre per Liv mi sono ispirata principalmente alla ragazza di Andrea, mentre per Obi mi sono ispirata completamente a Daniel Radcliffe (di Harry Potter), rielaborato alla mia maniera.




EVERPOP

Passiamo ora al versante grafico dell’opera, al tuo stile e ai tuoi disegni. In quest’opera, rispetto alle passate, mi ha colpito moltissimo l’uso particolare che fai della matita, il tratto e l’uso di tratteggi e sfumature, ma ancor di più mi ha colpito il tuo uso del colore netto, quando ad esempio lo utilizzi per far emergere determinati particolari come i capelli di Obi o gli svariati e stravaganti cappelli (nerd) di Rita. Com’è nato questo stile?

ELENA

Inizialmente il fumetto doveva essere realizzato interamente a colori ma poi l’uso della matita rendeva estremamente pesante la resa finale, soprattutto perché alcune campiture realizzate completamente a matita andandoci a sommare poi il colore diventavano incredibilmente pesanti. Ho dovuto optare per un’opera di sottrazione e alla fine sono rimasta con una paletta di colori minima, con la quale poi andare ad intervenire su determinati particolari che ritenevo maggiormente importanti anche ai fini della narrazione. I capelli di Obi ad esempio non sono casuali perché anche il re delle fate ha i capelli rossi; questa ad esempio è stata una delle direttive datemi da Andrea, secondo il quale il re delle fate doveva necessariamente possedere una criniera di capelli rossi.

EVERPOP

Ricollegandomi all’utilizzo del rosso e della paletta scelta, risulta evidente che questa tua paletta rispecchia completamente i colori della natura ed in particolare quelli dell’Autunno. E’ casuale questa scelta oppure l’avevi già programmata così dall’inizio?

ELENA

Tutto è partito da Andrea e dall’amore di cui ti parlavo prima, la montagna pistoiese, che è composta essenzialmente da tanti elementi che sono costituiti da quei colori. Attraverso foto e varie documentazioni che lui mi ha passato, mi sono resa conto che la paletta è effettivamente quella presentata nel fumetto. Ma allo stesso tempo devo ammettere che è stata anche una questione di “tempo”, dovuta al fatto che ero arrivata a finalizzare il lavoro tra luglio e agosto e con il caldo fuori avevo una gran voglia di autunno.

EVERPOP

Volume dopo volume lo stile di un autore cambia e immancabilmente succede che ogni nuova opera segni in qualche modo l’evoluzione dei disegni. Quanto ti ha cambiato questo volume e quanto invece ha cambiato il tuo stile?

ELENA

In un certo senso questo volume mi ha cambiato non tanto per il disegno, quanto invece per la finalizzazione. Ora ad esempio vorrei moltissimo indagare su quest’uso della matita, che in qualche modo ha cambiato anche il mio stile ed il mio modo di lavorare in digitale.



EVERPOP

Prendendo in considerazione le tue due ultime opere, “Il re delle fate” ed “Il lago dei cigni”, cosa differenzia un’opera dall’altra, oltre chiaramente alla trama?

ELENA

Se penso a questo volume mi viene in mente il numero di tavole, una quantità di tavole maggiore rispetto alle opere precedenti che mi ha dato un certo filo da torcere, ma allo stesso tempo mi ha anche formata per il futuro. Infatti non vedo l’ora di poter realizzare nuovi progetti! Con quest’opera inoltre ho dovuto affrontare un’altra grande sfida, quella di realizzare un’opera in cui ho dovuto usare maggiormente la matita, soprattutto quando c’era da rappresentare atmosfere come il notturno o la pioggia.



EVERPOP

Domanda da lettore e da estimatore di fumetti. Come per i lettori credo che anche per gli autori ci siano “scene preferite”, scene che vuoi per un motivo vuoi per un altro rendono fiero chi le ha realizzate. Qual è la tua?

ELENA

Probabilmente le tavole inziali, perché corrispondono al momento in cui mi sono messa principalmente alla prova, allo stesso tempo sono anche quelle che mi hanno fatto maggiormente capire che avevo intrapreso la strada giusta.





E' stato un piacere poter incontrare una delle giovani autrici più interessanti di questi ultimi tempi, quindi permettetemi di concludere il post oggi ringraziando  Edizioni BD per questa occasione!
See you soon! -Lewis

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