martedì 16 maggio 2017

Libri, Letture e (La) Recensione: Dove tutto è a metà di Federico Zampaglione e Giacomo Gensini


Buongiorno Evereaders! Siete pronti ad immergervi in una lettura che fa della musica la sua linfa vitale? Quest'oggi vi voglio parlare di un gran bel romanzo italiano scritto a quattro mani, un romanzo che sa parlare al suo lettore, con una voce melodiosa!



DOVE TUTTO E' A META'
di Federico Zampaglione e Giacomo Gensini
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Dove tutto è a metà

EDITORE: Mondadori

GENERE: Narrativa

PAGINE: 304pp

PREZZO: 18,00€

USCITA: 04 apr 2017



TRAMA

Il Morrison Café è il tempio della scena musicale alternativa romana, e qui il giovedì sera suonano i Bangers, vent'anni e un rock "come un cielo sterminato e altissimo, bianco di nuvole trascinate via da un vento violento". Lodo è il cantante. Grande talento e un'assodata allergia al palcoscenico, occhi azzurri magnetici e un'energia irrequieta che attende di potersi sprigionare, se solo lui sapesse come farlo. Lodo è innamorato di Giulia, una delle sue coinquiline, a Roma per studiare recitazione e cercare di sfondare come attrice, una ragazza intensa e carismatica che con la sua sola presenza è in grado di mandarlo in tilt e azzerargli i pensieri. Libero Ferri è un cantautore pop che un tempo riempiva gli stadi, ma dopo un paio di dischi sbagliati non riesce a venir fuori da un terribile blocco creativo. Il successo gli ha assicurato il benessere e una villa dotata di una sala d'incisione super accessoriata, in cui trascorre giornate frustranti a caccia di un'ispirazione che pare svanita. Accanto a lui Luna, la sua bellissima moglie, affermata press agent, sicura di sé, che da anni lo sostiene, ma che Libero teme di perdere, come ha perso il successo e la fama. Una ragione in più per cercare di mettere a segno il Grande Ritorno. Lodo sente che il mondo è là fuori, pronto a essere conquistato, ma talvolta gli sembra impossibile persino provarci. Vorrebbe essere più simile a Giulia, che affronta la grande città con coraggio, nonostante una famiglia lontana e ostile. Libero dal canto suo teme che il meglio per lui sia passato, ha bisogno di tornare a credere in ciò che fa, di ritrovare il se stesso di una volta. Luna invece vorrebbe spingerlo a vivere guardando avanti, magari mettendo al mondo un figlio. Strade che parrebbero destinate a non incontrarsi mai, quelle di Lodo e Libero, ma quando invece si incrociano, ecco scoccare la scintilla in grado di rimettere tutto in gioco. Tra amori e tradimenti, concerti travolgenti, party lussuosi, incomprensioni e riconciliazioni, successi, fallimenti e colpi di scena, i protagonisti si troveranno a fare i conti con i propri punti di forza e le fragilità, e a compiere scelte che condizioneranno le vite di tutti. Coniugando talenti e temperamenti in una jam session inattesa e sorprendente, Federico Zampaglione e Giacomo Gensini danno vita a un romanzo fresco, generoso e pieno di ritmo, che racconta l'amicizia, i sogni e le passioni di donne e uomini di generazioni diverse, disperatamente, come tutti, alla ricerca della felicità.

MY POINT OF VIEW
                                                                       
                                                               

Ci sono libri che ti fanno innamorare, libri che ti fanno sognare, altri ancora invece riescono a farti pensare...E poi c'è "Dove tutto è a metà" che riassume tutto questo, riuscendo inoltre a dare un volto ed una voce alla musica. La musica è protagonista, la musica è sovrana di questa storia, della sua trama, dei suoi personaggi. Tutto in questo romanzo è armonioso e ritmato, tutto fa sì che questo romanzo venga identificato come "Romanzo Musicale". Forse è uno dei pochi che possa realmente identificarsi con questi termini.

La storia è tutta ambientata in un luogo, il Morrison Café, un luogo emblematico, la chiave di volta di questo romanzo, che riesce ad essere contemporaneamente anche protagonista, oltre che ambientazione, un "personaggio" chiave non meno importante dei due protagonisti, Lodovico "Lodo" Acquiletti, un ventenne che il suo amore per la musica l'ha tramutato in una professione (che è alle sue battute iniziali) grazie allo sconfinato talento, e Libero Ferri, che di anni ne ha molti di più, così come una carriera solida e florida ormai gettata ai rovi, per via del suo pessimo carattere. Il loro è un incontro totalmente casuale, che però fa scattare una scintilla destinata ad ardere ed alimentare le vite di entrambi, ormai destinate ad essere "infestate" da un vento di passioni e novità.

Due volti diversi, due uomini differenti, che però sono mossi dalla stessa forza: quella della musica, che li alimenta e gli dona ogni giorno la forza, quella forza che gli scorre ormai nelle vene e gli rimbomba nelle orecchie, a ritmo con i battiti del proprio cuore. Diversi ma complementari. In un certo qual modo contrastanti, ma incredibilmente (e inaspettatamente) necessari l'un per l'altro. Entrambi condividono inoltre una metà comune, una speranza, una sfida: ritrovare se stessi, in quella musica che popola e domina le loro vite.

Ma non sono solo loro due a dar voce a questo romanzo. Accanto a loro i due autori ricamano le storie di tanti altri personaggi, principali e secondari, che con la loro voce rendono questo romanzo tutt'altro che "a metà". Personaggi come Luna e Giulia, che grazie al loro intervento, grazie al loro animo, alle loro scelte e persino grazie ai loro sbagli, rendono questa storia "completa". 

E' difficile stavolta scegliere il personaggio verso il quale ho provato più empatia, perché in un certo senso leggendo, immergendomi tra le pagine, mi sono sentito a tratti come Lodo, a tratti come Libero. Forse perché nonostante così diversi, sono allo stesso modo simili, soprattutto per un tratto distintivo: il loro essere così reali. La loro caratterizzazione è tratteggiata in maniera eccezionale, ed è proprio questo a renderli così veri.

Un romanzo di formazione questo, che oltre ai protagonisti riesce a formare anche un po' il lettore, anche grazie all'intervento della musica, che rende il tutto più energico e dinamico, proprio come la canzone cantata da Federico. Quel ritmo, quella passione, quell'ardore, che è possibile udire nel brano, e che scorre e fluisce dritto tra le pagine e le parole di questo romanzo.

E' impossibile stavolta riuscire a riassumere con un solo vocabolo questo romanzo, perché l'immensità dei personaggi, dei temi, e degli eventi raccontati, rendono questo romanzo indescrivibile (anche se in qualche modo ho provato a dirlo a parole mie). Una cosa è certa, quando è impossibile descrivere qualcosa a parole, l'unica cosa da fare è vivere quella storia in prima persona. Ora sta a voi vivere questa storia da protagonisti. Non preoccupatevi, vi calzerà a pennello!
See you soon! -Lewis

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