lunedì 7 novembre 2016

Libri, Letture, e (La) Recensione: Le mie cene con Edward di Isabel Vincent


Buon lunedì amici di Everpop! Iniziamo questa settimana ventosa e anche un po' malinconica con un libro capace di scaldare anche il più freddo dei cuori! Sedetevi e prendete posto a tavola, la cena sta per essere servita.


LE MIE CENE CON EDWARD
di Isabel Vincent
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: 
Dinner with Edward

EDITORE: Garzanti

GENERE: Narrativa Contemporanea

PAGINE: 157 pp

PREZZO: 14,90€

USCITA: 27 ott 2016



TRAMA

È una fredda sera d’inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell’anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice soufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant’anni di meno, e dopo l’ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell’amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità.

MY POINT OF VIEW
                                                                               
                                                


Bello e appassionante come "L'imprevedibile viaggio di Harold Fry", saggio e profondo come "I miei martedì col professore", dolce e gustoso come "Julie & Julia". Pur trovando una certa somiglianza con ognuno di questi romanzi, "Le mie cene con Edward" si distingue per la sua particolare profondità, che rende questo romanzo unico nel suo genere.
Il libro della Vincent è uno di quei romanzi teneri e un po' malinconici, che porta con se un gran bagaglio culturale, ed una grande e smisurata saggezza. Una storia a cavallo tra presente e passato, volta a migliorare il futuro di entrambi i protagonisti. Il romanzo infatti, pur parlando di cene raffinate, riesce a narrare contemporaneamente anche piccoli frammenti di un'epoca, e della stessa architettura che la caratterizza. La città di Manhattan infatti acquista in questo romanzo una voce propria, ed il ruolo di co-protagonista. Sembra quasi infatti che la storia di Edward, e della città che lo circonda, procedano di pari passo, ed infatti c'è sempre una piccola finestra che affaccia sul mondo circostante quando viene narrato un evento del passato di Edward. 
Ancora il romanzo si presenta come una raccolta di sentimenti ed emozioni, capace di far ridere e commuovere, un romanzo dolce-amaro, che arriva dritto al cuore e alla mente.
E' proprio questa la particolarità maggiore di questo romanzo, nel quale l'autrice ha riversato tutto il suo amore per la scrittura, ma soprattutto per la vita (lo si avverte chiaramente). Un interessante romanzo che parla della vita (e perché no, anche un po' di morte), accompagnata sagacemente da deliziose e incantevoli cene.
Le cene tra Edward e Isabel sono però solo un pretesto, attraverso il quale i personaggi, e la stessa autrice, comunicano con i lettori, ai quali vengono donati saggi e importanti insegnamenti. Alla fine del libro infatti non è la sola Isabel ad uscirne cambiata, maturata, ma bensì lo è anche il lettore, che partecipando costantemente alle esclusive cene, finisce per assimilare e far sue le "lezioni di Edward".
Edward ci viene presentato come un vero e proprio maestro di vita, che in quanto tale ha dovuto però faticare per arrivare ad essere l'incantevole persona che ci viene presentata e descritta minuziosamente. Sin dalla prima cena infatti facciamo la conoscenza di un'anziano e discreto signore, che a seguito della dipartita dell'amata moglie, affronta la vita di petto. Anche lui in un primo momento (come chiunque altro al suo posto) arranca nella vastità della vita, ma è proprio da quei dolori, ancora freschi e leggermente sbiaditi, che egli trae la forza per andare avanti. Edward fa dei suoi dolori un punto di forza, semplicemente isolandoli, e scremandoli della tristezza superflua, dando così maggiore e vitale importanza agli attimi migliori, ai ricordi insostituibili.
Un personaggio come Edward risulta così un amico (di carta e inchiostro) insostituibile, uno di quelli che vorresti poter rivedere più e più volte. Uno di quelli che sai di poter ritrovare nel momento di maggior bisogno, pronto a consolarti e a darti una mano, grazie proprio ai suoi insegnamenti...e alle sue cene.

Tenete in caldo il vostro cuore, e preparatevi a questa tenera storia, perfetta da trovare sotto l'albero di Natale! 
See you soon! -Lewis

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